Il Food Delivery online e neuromarketing costituiscono un rapporto ravvicinato. A quanto pare infatti sono sempre di più le aziende che puntano sulle neuroscienze per influenzare le scelte del cliente, incuriosirlo, attirare la sua attenzione e stimolare le sue reazioni emotive. Il discorso a riguardo è molto ampio e si possono delineare degli elementi importanti per applicare il neuromarketing al cosiddetto “OFD”.
Il Food Delivery online e neuromarketing sono in un rapporto sempre più stretto. La loro correlazione infatti si considera con un livello di importanza sempre più elevato. Prima di comprendere le caratteristiche di questo collegamento, occorre spiegare cosa si intende per “Online Food Delivery”. Quest’ultimo consiste nella possibilità che gli utenti hanno di ordinare piatti già preparati e farli arrivare direttamente a casa propria. Nell’espressione è presente il termine “online” perché la prima fase del processo, ovvero l’ordinazione, inizia proprio da un sito oppure viene svolta tramite un’app. Di conseguenza, tutto ha inizio con qualche click dallo smartphone o da altri dispositivi. Questo campo ormai ha sempre più successo, si pensi infatti a quante persone ogni giorno in Italia e nel mondo effettuano ordinazioni così. Il neuromarketing è di sicuro in stretto rapporto con l’OFD (Online Food Delivery). Tale settore del marketing corrisponde a una disciplina che mira a invogliare i consumatori, ma soprattutto a stimolare in loro delle reazioni dal punto di vista emotivo. Ciò che si vuole attivare sono delle sensazioni positive, tramite l’uso di determinati colori, ma anche elementi multimediali quali video, immagini in movimento, grafiche particolari. Tali soluzioni meritano un approfondimento.
Grafiche con determinati colori, video, sfondi particolari, musiche e non solo: tutti questi elementi vengono sfruttati dal neuromarketing per l’OFD. Per fare un esempio concreto, i ricercatori hanno constatato che utilizzando soprattutto il colore giallo, questo potesse dare un’idea del gusto dolce. In effetti sembrerebbe che determinate tonalità riescano ad essere associate dalla mente a gusti ben precisi. Per comprendere bene il concetto si deve pensare al fatto che il cervello stesso sceglie durante l’ordinazione. Un utente infatti può essere fortemente influenzato dai colori del menù, dalla grafica, dal nome del brand, da una musica che sente. Proprio questo infatti comporta l’uso delle strategie di neuromarketing nell’OFD: la creazione di stimoli e di percezioni, reazioni emotive.
Quando i consumatori si trovano con lo smartphone in mano o davanti al loro PC e devono scegliere un piatto o un locale presso cui effettuare l’ordine online, entrano in gioco tanti fattori. La presentazione di nome particolari di piatti, ma soprattutto anche audio con determinate melodie o canzoni possono determinare un’influenza nella scelta. L’uso degli elementi indicati permette quindi a un’azienda di differenziarsi dalle altre e dai competitor. In questo caso però occorre evidenziare delle precisazioni.
Nel caso in cui si decidesse di puntare su elementi di neuromarketing per far sì che le proprie campagne nel settore OFD siano efficaci, meglio richiedere l’aiuto di professionisti. Chi lavora nell’ambito infatti non solo saprà come inserire i fattori, ma soprattutto quando e con le adeguate tecniche. In questo modo si aumenterà il numero dei propri clienti, ma non solo. Se si scelgono esperti del settore a cui fare riferimento, si potrà anche rendere ancora più soddisfatti i propri consumatori. Questi ultimi senza dubbio potranno in questo modo iniziare un passaparola positivo per il brand. Nel momento in cui infatti esprimeranno la loro soddisfazione parlando bene dell’azienda, in automatico altre persone saranno incuriosite dal brand. Oggi sfruttare il neuromarketing per far crescere il successo aziendale può essere una scelta vincente. Il mercato dell’OFD tra l’altro sta aumentando sempre di più e per questo, sempre più persone ricercano strategie adeguate a riguardo.